La pubalgia è una sindrome dolorosa che interessa la regione addomino-pubo-crurale e che colpisce in prevalenza sportivi e donne in gravidanza. Il pube è punto d’inserzione e crocevia di muscoli (grande retto dell’addome, obliqui, trasversi e adduttori della coscia) che si organizzano in catene muscolari, oltre che punto di inserzione (attraverso numerosi legamenti) di diverse strutture viscerali (vescica, utero, cordone spermatico, prostata). Qui, sia durante la deambulazione che in ortostasi, vengono a scaricarsi le iperpressioni provenienti dalle catene muscolari ascendenti e discendenti.
Nel caso degli sportivi, la pubalgia è conseguenza di alterazioni statiche e dinamiche legate a rachide, bacino e perdita di elasticità o accorciamento degli arti inferiori. Durante la gestazione, invece, i movimenti di oscillazione della zona pelvica creano forte tensione a livello articolare, che molto di frequente sfocia in dolore. Si possono manifestare mal posizionamenti del feto con conseguenti complicazioni in gestazione e travaglio.
Il dolore – localizzato spesso a livello dell’inguine e/o del pube e/o all’interno della coscia – si presenta generalmente al risveglio e nei primi movimenti dell’attività sportiva (soprattutto durante gli scatti e nei bruschi cambi di direzione), per poi scomparire con il riscaldamento muscolare. E’ considerata una patologia da sovraccarico, causata da microtraumi ripetuti nel tempo e da allenamenti in condizione di affaticamento, da patologie muscolari e tendinee, da patologie ossee e articolari o da patologie infettive e tumorali.
La pubalgia si conferma attraverso esami radiologici, scintigrafia e risonanza magnetica. E’ consigliabile avere un approccio osteopatico alla pubalgia e solo dopo, in caso di suo fallimento o di comparsa di recidive, ricorrere al trattamento chirurgico.
L’approccio osteopatico – che ha l’obiettivo di individuare le cause che hanno fatto insorgere il problema – riconosce, attraverso osservazione e test palpatori, due tipologie di pubalgia:
– pubalgie traumatiche: conseguenza di traumi diretti della sinfisi pubica (molto rari) o di traumi e deterioramenti che coinvolgono articolazioni, legamenti e fibre muscolari collegati;
– pubalgie croniche: conseguenza di uno squilibrio del sistema muscolo-scheletrico e delle strutture viscerali, che porta muscoli, tendini e organi a scaricare tutte le iperpressioni sul pube.
Le cause individuate più comuni sono:
– aderenze in seguito a cicatrici
– conflitto degli adduttori
– contratture indolori a livello di quadricipite femorale e muscoli adduttori
– disfunzione delle articolazioni di anca, ginocchia, caviglie
– disfunzione degli organi viscerali sopra pubici
– eccesso di lordosi lombare
– microtraumi ripetuti su terreni duri
– mobilità ridotta del bacino e dell’emi-bacino nel senso opposto della sinfisi
– mobilità ridotta delle vertebre, con conseguente compensazione da parte di osso sacro e bacino
– traumi e conseguente disfunzione cranio-sacrale, legata a colpi ripetuti alla testa.
Il trattamento osteopatico sulla pubalgia ha la finalità di allentare le tensioni, allungare, rinforzare e creare sinergia tra muscoli addominali, adduttori, lombari e gli altri distretti anatomici direttamente coinvolti. Inoltre, tra le cose più importanti che l’osteopata dovrà effettuare c’è la valutazione e l’eventuale trattamento di tutte le radici nervose che dal plesso lombare percorrono il tratto inguinale e sovra-pubico. Tratterà inoltre i ventri muscolari del muscolo ileo-psoas, nel quale avviene il passaggio di tali nervi e controllerà tutte le restrizioni viscerali addominali e pelviche che potrebbero irritare le rsdici.
L’Osteopata riesce a riequilibrare articolazioni, tendini e fasce attraverso la manipolazione mio fasciale.
Nei casi di pubalgia traumatica, l’Osteopata effettua manipolazioni su bacino e articolazioni direttamente collegate, talvolta integrate con bendaggio funzionale o elastico.
In presenza di pubalgia cronica, la manipolazione dell’Osteopata è integrata al riequilibro dei muscoli, attraverso rieducazione posturale, stretching e potenziamento muscolare.
Oltre al lavoro di normalizzazione manuale, l’Osteopata – per prevenire e mantenere lo stato di salute del paziente – consiglia anche il corretto comportamento posturale, l’attività fisica e la giusta alimentazione.
Alcuni suggerimenti utili per cercare di alleviare i fastidi della pubalgia sono:
– distribuire il peso su entrambe le gambe in ugual misura quando si è in posizione eretta
– evitare movimenti bruschi e di sollevare carichi
– evitare movimenti di abduzione delle gambe
– mantenere le gambe simmetriche e parallele nei movimenti da sdraiati
– mettere un cuscino sotto la schiena o tra le gambe durante il riposo
– praticare nuoto o aerobica in acqua
– utilizzare il ghiaccio sulla zona infiammata.
Presso lo studio Fisiopoint di Marino (www.fisiopoint.eu) si esegue il trattamento osteopatico per la pubalgia.