Tecar

Tecar

Tecar 760 585 Fisiolistica 2000

La Tecarterapia, nota anche come Tecar, è un trattamento elettromedicale, che permette un più veloce recupero da traumi e patologie infiammatorie dell’apparato muscolo-scheletrico. Diffusissima in ambito fisioterapico e riabilitativo, prevede l’utilizzo di un dispositivo basato sul principio fisico del condensatore che genera calore all’interno del distretto corporeo trattato.

Funzionamento:

La Tecarterapia è una forma di terapia termica endogena, il che si riferisce alla produzione di calore che avviene dall’interno del corpo (calore endogeno).

Nel nostro caso gli elementi del macchinario sono:

  1. Le due armature del condensatore: la piastra mobile, con cui il terapista massaggia l’area anatomica dolente o infiammata, e la piastra fissa (detta piastra di ritorno), che viene applicata sulla parte di cute opposta a quella da trattare.
  2. Il materiale isolante è l’area anatomica da curare, comprensiva di tutti i suoi tessuti ed elettroliti. Gli elettroliti sono sostanze che, in soluzione, presentano una determinata carica elettrica. Nei tessuti biologici, importanti elettroliti sono, per esempio, il sodio, il potassio, il calcio, il magnesio ecc.
  3. Il generatore elettrico dato dalla macchina a cui sono collegate le due piastre e che il terapista regola in base alle necessità.

La differenza di potenzialecreata tra le due piastre dal generatore muove gli elettroliti presenti all’interno dei tessutigenerando calore endogeno.

Il dispositivo Tecar può lavorare in due modalità: la modalità capacitiva e la modalità resistiva.

La modalità capacitiva è indicata per il trattamento di problematiche a livello dei tessuti molli, con una bassa resistenza alla corrente, come i muscoli, la cute, il tessuto connettivale, i vasi sanguigni e i vasi linfatici.

La modalità resistiva, invece, è ideale per il trattamento di danni a livello di tessuti con un’alta resistenza al passaggio di corrente, come le ossa, le articolazioni, i tendini, i legamenti, le cartilagini ecc.

Risulta quindi piuttosto chiaro che la scelta della modalità di utilizzo della Tecar dipendeesclusivamente dal tipo di tessuto biologico su cui bisogna agire.

Nella modalità capacitiva, l’impiego di una piastra mobile isolata permette di agire specificatamente sui tessuti molli.

Viceversa, nella modalità resistiva, è l’uso di una piastra mobile non isolata che consente di agire a livello dei tessuti con un’alta resistenza alla corrente.

Gli effetti biologici prodotti dalla Tecarterapia sono tre e consistono in:

Incremento del microcircolo

Vasodilatazione

Incremento della temperatura interna

Il raggiungimento di tali effetti dipende dalla quantità di energia (livello energetico) che il dispositivo trasferisce alle piastre. Infatti, per ottenere un incremento del microcircolo, il terapista deve impostare lo strumento a un basso livello energetico (atermia); per ottenere la vasodilatazione, deve lavorare a un livello energetico intermedio (medio-termia); infine, per ottenere un incremento della temperatura interna, deve regolare il dispositivo in maniera tale che eroghi un alto livello energetico (ipertermia).

In sostanza, quindi, i livelli energetici sono tre e a ciascuno di essi è associato un effetto biologico diverso.

Indicazioni:

  • Patologie muscolari

Contratture

Stiramenti o strappi

Contusioni

Edema

  • Patologie dolorose della colonna

Lombalgie

Dorsalgie

Cervicalgie

  • Patologie della spalla

Tendinite e tenosinovite

Tendinopatie inserzionali

Capsulite adesiva

  • Patologie del gomito

Epicondilite

Epitrocleite

  • Patologie del polso e della mano

Tendiniti e tenosinoviti

Rizoartrosi

  • Patologie dell’anca

Coxartrosi

Borsite

Pubalgia

  • Patologie del ginocchio

Condropatia rotulea

Gonartrosi

Esiti di lesioni traumatiche dei legamenti crociati anteriore e posteriore

Distorsioni

  • Patologie della caviglia e del piede

Esiti di fratture

Distorsioni

Fascite plantare

Tendinite achillea

  • Riabilitazione post-chirurgica