Il trattamento viscerale fa parte dell’osteopatia e riguarda la mobilità di tutti gli organi del bacino, dell’addome e del torace.
Quando è presente una lesione osteopatica (riduzione di mobilità, aderenze, cicatrici, ptosi etc.) a carico di un organo questa potrà interferire con la postura globale dell’individuo e la sua verticalità.
Ogni organo possiede una motilità intrinseca cellulare e una mobilità di risposta sia al movimento diaframmatico sia al movimento dell’apparato locomotore. Questo movimento si manifesta attraverso gli assi di movimento, propri per ogni organo, materializzati da legamenti e mesi.
Per fare qualche esempio lo stomaco e il fegato presentano un movimento di bascula secondo tre assi principali e, questa mobilità favorisce tutti gli scambi cellulari, la vascolarizzazione dell’organo e, più in generale tutte le sue funzioni.
I reni hanno un movimento di traslazione verticale ritmica con la respirazione diaframmatica; Qualora la loro mobilità sia ridotta nella discesa o nella risalita ,si possono avere sintomi del tutto simili ad una lombalgia oppure ad una infiammazione radicolare.
La libertà del movimento dei vari organi è una condizione necessaria a garantire una buona gestione degli scambi tissutali e una ottimale vascolarizzazione.
IL MOVIMENTO E’ VITA
La perdita di mobilità di un organo può creare disfunzioni di:
- Eliminazione, negli organi emuntori (fegato, rene, polmone)
- Transito e assorbimento degli alimenti, negli organi dell’apparato digerente (stomaco, Tenue, Colon)
- Riproduzione e/o ciclo mestruale, negli organi riproduttivi (utero, ovaie, vescica, prostata).
Spesso molti pazienti si rivolgono all’osteopata per un problema che apparentemente si manifesta sull’apparato locomotore (lombalgia, cervicalgia, ernie, sciatalgie, ecc.). Tuttavia, non sempre la causa del dolore è meccanico ma potrebbe derivare da una disfunzione viscerale.
In questi casi, la colonna vertebrale cerca di compensare la ridotta mobilità di un organo finché, non trovando più nessun compenso, l’equilibrio si rompe e compare il dolore o il sintomo.
In questi casi, il recupero della mobilità viscerale tramite le tecniche osteopatiche è sufficiente per alleviare il sintomo.
Ogni organo ha molteplici funzioni che la disfunzione viscerale può compromettere. Per esempio il tratto digestivo è importante per l’assorbimento di vitamine e minerali fondamentali per la risposta contro le aggressioni esterne, nonché per la produzione di importanti precursori del sistema immunitario. Per questo motivo la sua ipomobilità può condizionare tutte le sue funzioni organiche, come per tutti gli altri organi e visceri.
LA STRUTTURA GOVERNA LA FUNZIONE
Il sistema viscerale è sotto il controllo del sistema nervoso neurovegetativo (parasimpatico e ortosimpatico). Ogni fibra del sistema nervoso autonomo nasce dal midollo spinale e, emergendo a ogni livello vertebrale, si distribuisce ad ogni territorio ed organo per regolarne le varie funzioni.
Ogni disfunzione vertebrale può incidere sulla qualità degli impulsi trasmessi dal sistema nervoso e quindi può comportare un’alterazione della funzione viscerale in ipo o iper stimolazione.
Viceversa se un organo presenta una disfunzione, ovvero è ipomobile, le afferenze che vanno dall’organo al midollo saranno alterate, e andranno ad irritare il livello vertebrale corrispondente, creando un fenomeno di contratture che blocca il livello vertebrale interessato.
Esiste quindi un’importante interazione dinamica tra “la colonna posteriore vertebrale” e “la colonna anteriore viscerale.
INDICAZIONI
- Gastrite
- Colite
- Ernia iatale
- Reflusso gastro-esofageo
- Stitichezza
- Turbe del transito intestinale
- Gonfiori addominali
- Cistiti
- Emorroidi
- Incontinenza
- Cefalea
- Emicrania
- Difficoltà della deglutizione
- Dolori mestruali
- Cicatrici ed aderenze
- Etc..