L’Osteopatia pediatrica: dai neonati ai ragazzi
L’osteopatia è un valido aiuto per risolvere molte problematiche pediatriche: dalle coliche del neonato alle scoliosi dell’età giovanile. Ne abbiamo parlato con la Dott.ssa Lucia Trulli, titolare dello studio Fisiopoint di Marino.
Dott.ssa Trulli, cosa s’intende per osteopatia pediatrica?
E’ l’applicazione della pratica osteopatica sui bambini di tutte le età, quindi dai neonati fino all’adolescenza. Si tratta di un trattamento completamente diverso rispetto all’adulto, è delicatissimo e privo di effetti collaterali. L’osteopatia corregge i problemi posturali evitando eventuali disturbi nell’età adulta. L’osteopata si occupa anche di altri sistemi ed apparati, oltre a quello muscolo-scheletrico.
Come ci si accorge che un neonato ha bisogno di cure osteopatiche?
In realtà, non si va dall’osteopata perché ci si accorge che il neonato ha un problema particolare, ma per il fatto che il parto stesso per il bambino può metterlo a rischio per alcuni disturbi somatici, soprattutto in alcuni casi particolari: se il travaglio è stato lungo e difficoltoso, oppure è stato il primo parto per la mamma, nei casi di parto gemellare, se sono stati usati la ventosa o il forcipe per l’estrazione del bambino, se il bambino si presenta in posizione podalica. Anche l’utilizzo dell’ossitocina, che aiuta la mamma a partorire in tempi più brevi, provoca delle contrazioni dell’utero molto forti e ravvicinate che per il bambino costituiscono un piccolo trauma. In questo senso, a tutti i neonati andrebbe fatto un controllo per valutare la funzionalità e l’eventuale bisogno di un ciclo di trattamenti.
Quali problemi del neonato può risolvere un trattamento osteopatico?
La nascita rappresenta un evento particolarmente stressante. Il neonato subisce molte forze da parte dell’utero e, in particolare, il cranio assorbe le contrazioni e lo stress del parto naturale. Le ossa del neonato, per uscire da un canale più piccolo della sua testa, si sovrappongono e si piegano, per poi ristabilire i normali rapporti articolari nei primi giorni di vita. In alcuni casi, ci sono dei ritardi di rimodellamento a causa di tensioni articolari craniche che possono anche provocare sintomatologia a distanza. Queste alterazioni sulla struttura si possono manifestare con rigurgiti, difficoltà di suzione, coliche, otiti ricorrenti, disturbi del sonno e problemi posturali importanti, visibili solo dopo qualche anno. L’osteopata agisce, dunque, su tale processo per la cura e la prevenzione delle patologie correlate.
Dottoressa, ci spiega in cosa consiste il trattamento? Si adoperano dei farmaci?
Il trattamento è naturale, non è invasivo e non si usano farmaci. E’ un trattamento delicatissimo, consiste in piccole pressioni o dolcissimi movimenti applicati a testa, vertebre e articolazioni del bambino. Non ha controindicazioni e neanche effetti collaterali.
Come si svolge un trattamento osteopatico per un neonato?
Nel corso della prima visitasi fa una valutazione generale della condizione fisica del neonato. Si prende in esame non solo l’apparato muscolo-scheletrico ma anche l’aspetto neurologico e comportamentale, verificando lo sviluppo generale del bambino rispetto ai mesi di crescita. Successivamente si procede con il trattamento che, in genere, è ben tollerato dai bambini. I bimbi non sono considerati dei “piccoli adulti” perché il loro corpo ha differenti proporzioni anatomiche e fisiologiche, per cui l’approccio osteopatico, in pediatria, è completamente diverso dall’adulto ed appositamente studiato per loro. Può capitare che i bambini piangano durante la terapia ma questo non avviene per il dolore ma perché il bambino libera le proprie emozioni, trovando sollievo, per esempio, da una compressione cranica. Il trattamento consiste in piccole pressioni in punti specifici della testa e del corpo associato a leggeri movimenti articolari per riarmonizzare la fascia.
Quanto dura un trattamento per un neonato?
Non più di un’ora. Il neonato ha una risposta immediata. Una volta individuato il problema principale, le manipolazioni durano circa 30 minuti e sono dolci. Il trattamento non è sempre sul lettino, a volte è fatto in braccio alla mamma o in qualsiasi posizione preferisca il bambino.
Per quanto riguarda il bambino più grande, quali problemi può risolvere l’osteopata?
Durante la crescita si possono manifestare alcuni problemi dovuti a traumi avuti prima, dopo o durante il parto. L’osteopata, durante la visita, non controlla soltanto le articolazioni ma anche la funzionalità di tutti gli organi. Grazie al trattamento osteopatico possiamo intervenire e riportare risultati significativi e spesso inaspettati su numerose patologie pediatriche dovute a infezioni croniche dell’apparato respiratorio e delle orecchie, infezioni ricorrenti del tratto urinario, disturbi comportamentali e difficoltà dell’apprendimento oppure ritardi dello sviluppo fisico o intellettuale.
Come si possono aiutare i ragazzi nella fase delicatissima dell’adolescenza?
Il corpo è sottoposto a tanti cambiamenti durante l’adolescenza. Il compito dell’osteopata, in questa fase, è fare in modo che, grazie al trattamento, tali cambiamenti lo aiutino ad assumere una giusta posizione per evitare disturbi legati ad una postura scorretta che possono evolvere in scoliosi. L’osteopata previene i rischi di traumi legati all’attività sportiva, è di aiuto in caso di allergie, problemi di asma e di bronchite, nonché per i mal di testa. Infine può essere un valido aiuto contro i dolori associati alla crescita.
Nei casi di disturbi associati alla postura, nel nostro studio, i ragazzi vengono seguiti in maniera sinergica dall’osteopata e dal posturologo specializzato. In questo modo il trattamento è finalizzato sia alla ricerca della causa primaria sia all’effetto posturale secondario.