CEFALEA: COS’E’? – La Cefalea, o mal di testa, è un termine generico indicativo di un dolore avvertito in corrispondenza del cranio, qualunque ne siano cause, intensità e caratteristiche.
La classificazione internazionale cui si fa comunemente riferimento (The International Classification of Headache Disorders) distingue tre gruppi di cefalee:
1. Cefalee primarie
2. Cefalee secondarie
3. Nevralgie craniche e dolori facciali primari.
A loro volta, le cefalee primarie si suddividono in:
• Emicrania
• Cefalea tensiva
• Cefalea a grappolo
Le cefalee secondarie sono dolori cranici conseguenti a:
• Traumi cranici e/o cervicali
• Disordini vascolari
• Disordini endocranici non vascolari
• Uso o sospensione di una sostanza
• Infezione intracranica o sistemica
• Disordini dell’omeostasi
• Disordini di collo, occhi, naso, seni paranasali, denti, bocca, articolazione temporo-mandibolare
• Disordini psichiatrici.
Tra le più diffuse forme di cefalee secondarie vi è la Cefalea cervicogenica, la cui causa scatenante è una patologia cervicale (tipicamente artrosi).
Nonostante la suddivisione sopra riportata, giova sottolineare come non siano infrequenti Cefalee di tipo misto.
Le nevralgie cranio-facciali primarie, principalmente, sono:
• Nevralgia occipitale
• Nevralgia trigeminale.
L’EMICRANIA – L’emicrania è una cefalea di tipo primario caratterizzata da un dolore pulsante che colpisce un lato della testa (non necessariamente sempre lo stesso), di intensità medio-elevata e aggravato da attività fisiche che seguono una routine, con nausea e vomito frequenti e necessità di ridurre gli stimoli sensoriali.
Clinicamente si presenta con prodromi che anticipano il dolore (alterazione di appetito, umore, vigilanza), fase dell’aura (fenomeno sensitivo patologico caratterizzato da alterazioni visive e del tatto, che non si presenta in tutti i casi), dolore e postumi (irritabilità, spossatezza). L’attacco doloroso può durare da poche ore a qualche giorno.
Le cause dell’emicrania non si conoscono completamente e nel tempo si sono formulate diverse ipotesi, dalla teoria genetica (l’emicrania presenta una predisposizione genetica in più di metà dei casi, http://www.tuttosteopatia.it/mal-di-testa/) alla teoria neurologica passando per quella vascolare (in passato l’ipotesi maggiormente evidenziata dagli studi clinici). L’emicrania ha tra i fattori scatenanti quelli psicologici, ormonali, farmacologici oltre a insonnia, fatica, jet-leg, alcool, tiramina etc.
LA CEFALEA TENSIVA – La Cefalea tensiva è una cefalea di tipo primario caratterizzata da dolore acuto sui muscoli del capo, del collo e delle spalle. Si presenta come dolore costrittivo a fascia o a casco, spesso bilaterale, di intensità lieve-moderata, senza nausea e vomito ed è spesso associata a contratture dei muscoli di collo e spalle.
L’attacco doloroso può durare da qualche ora a qualche giorno, fino a diventare cronico. In questo caso le cause possono essere: sforzi fisici o postura scorretta, abuso di fumo o alcool, stress, stanchezza.
Il modello fisiopatologico di Bendtsen e Olesen prevede che nella cefalea tensiva episodica il dolore sia basato su meccanismi periferici (contratture, posture viziate, traumi, disfunzioni oro-mandibolari etc), che agiscono per un periodo limitato di tempo. Nella cronicizzazione del dolore si instaura invece nel cervello un meccanismo di sensibilizzazione, che mantiene la percezione dolorosa anche in assenza di contratture muscolari creando in questo modo un circolo vizioso.
Le categorie più colpite da Cefalea tensiva sono:
• le persone costrette al mantenimento prolungato di una determinata posizione durante un’attività fisica o mentale;
• soggetti sottoposti a ritmi di vita stressanti;
• soggetti con problemi psichici di vario grado e natura.
LA CEFALEA A GRAPPOLO – La Cefalea a grappolo è una cefalea di tipo primario di più raro riscontro, caratterizzata da dolore molto intenso nella zona orbitaria e frontale che può insorgere anche ad orari fissi nell’arco della giornata.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO – La comprensione ed il trattamento delle algie cranio-facciali presuppongono la conoscenza dell’innervazione dolorifica del cranio alla base della sintomatologia. Ad essere chiamati in causa sono il sistema trigeminale e le prime radici del plesso cervicale, deputati all’innervazione dolorifica extra-cranica ed intra-cranica.
L’Osteopatia può essere utile nella risoluzione della Cefalea in quanto in grado di individuare le cause dell’aumento della stimolazione nocicettiva cranica e di ridurre buona parte degli stimoli irritativi responsabili della sensazione di dolore.
Tali cause possono risiedere nella deviazione dalla norma dell’afflusso arterioso e/o del deflusso venoso cranico, in una condizione mentale anormale con ripercussioni sul meccanismo respiratorio cranico, nella condizione dei muscoli peri-cranici (masticatori compresi), in una disfunzione cranica a carico dell’orbita o delle alte vie aeree ma anche in anomalie di organi o strutture extra-craniche quali ad esempio colonna cervicale, osso sacro e organi addominali.
Giova ricordare, infatti, che l’approccio dell’Osteopata (anche) al paziente con cefalea è di tipo olistico, cioè tiene conto del corpo nella sua totalità e non solo della zona di dolore interessata in quanto la Cefalea può essere relazionata ad alcune problematiche di tipo viscerale.
Nello specifico, l’Osteopata può:
• liberare le suture craniali riducendo le tensioni intracraniche e dando in questo modo maggior agio alle strutture vascolo-nervose;
• effettuare un lavoro di riequilibrio tra i diaframmi del corpo, strutture essenziali nella distribuzione delle pressioni all’interno delle cavità corporee;
• migliorare la libertà di movimento delle articolazioni sacro-iliache e la circolazione venosa intracranica normalizzando così le pressioni;
• ridurre le tensioni muscolari a livello cervicale.
A dimostrazione dell’efficacia dell’Osteopatia sulla cefalea è stato svolto uno studio sperimentale con oggetto di studio un gruppo di 70 pazienti donne, con mestruazioni ancora presenti e una concreta positività alla scala di valutazione HIT-6. Una parte delle pazienti è stata sottoposta a trattamento osteopatico (uno alla settimana, per 3 settimane), mentre alla restante parte si è fatto finta di somministrare il trattamento per valutarne l’effetto placebo: i risultati hanno evidenziato la reale efficacia del trattamento con un’importante riduzione del numero e dell’intensità degli attacchi, mentre i miglioramenti sono risultati molto inferiori nel gruppo placebo (http://www.tuttosteopatia.it/cefalee/).
L’Osteopatia è particolarmente indicata per i pazienti che vogliono evitare gli effetti collaterali dei farmaci sintomatici (es. danno alla mucosa dello stomaco) e dei farmaci profilattici (sonnolenza, aumento di appetito e peso).
Nel trattamento della Cefalea, l’Osteopatia può lavorare in sinergia con la Rieducazione Posturale Globale, rivoluzionario metodo riabilitativo formulato per la prima volta nel 1981 dal Professor Philippe E. Souchard, nel libro “Le Champ Clos” (Il Campo Chiuso) che consiste in un trattamento qualitativo attraverso posture di stiramento attivo-progressive che mettono in tensione tutte le catene muscolari, allungando globalmente i muscoli contratti con l’obiettivo di restituire alla struttura l’equilibrio funzionale e fisiologico. Tale equilibrio, una volta ristabilito, restituisce sollievo (anche) ai pazienti affetti da Cefalea.
RIMEDI NATURALI – Nella cura del mal di testa, infine, possono risultare utili anche alcuni accorgimenti naturali. Innanzitutto, risulta importante evitare alcuni alimenti potenzialmente in grado di scatenare o accentuare la Cefalea, che si divono in 3 gruppi:
• alimenti ricchi di istamina (formaggi fermentati, salumi stagionati, spinaci, pomodori etc.);
• alimenti ricchi di tiramina (molti tipi di formaggi eccetto mozzarella e parmigiano, salumi, uva, patate etc.);
• alimenti di uso comune contenenti bisolfiti (vino, birra, aceto etc.).
Altrettanto importante sono la digestione e l’assimilazione degli alimenti da parte dell’apparato gastro-intestinale. E’ da preferire un’alimentazione naturale e variata con prodotti freschi e stagionali, poco raffinati e di provenienza biologica.
Alcune tisane, tinture madri o estratti secchi di erbe e piante officinali con proprietà antinfiammatoria e analgesica sono altri possibili rimedi naturali per il mal di testa. Nel trattamento della cefalea muscolo-tensiva possono essere utilizzate anche piante con azione antispasmodica e calmante quali la melissa, la passiflora etc. I Fiori di Bach possono riequilibrare lo specifico stato emotivo alterato che provoca il mal di testa. Nella medicina cinese, il Litchi – grazie alle proprietà vasodilatatrici dell’acido nicotinico – è indicato come rimedio per il mal di testa. Tra i profumi prodotti dalle piante aromatiche usati per alleviare il mal di testa spiccano le essenze balsamiche che decongestionano le vie aeree (in caso di cefalea dovuta a sinusite) e quelle ad azione calmante sul sistema nervoso (in presenza di cefalea muscolo-tensiva).
-FisioPoint-