L’ernia del disco è una condizione dolorosa che interessa una delle strutture che sovrintendono alla mobilità e al supporto della colonna vertebrale. I dischi intervertebrali sono ammortizzatori gelatinosi che si trovano tra le vertebre e, quando uno di questi dischi si sposta, protrude o si rompe, può esercitare pressione sui nervi spinali adiacenti, causando dolori e disfunzioni.
Tipologie di ernia del disco
Le ernie del disco possono classificarsi in diverse tipologie:
- Ernia protrusa: in questa forma, il nucleo polposo del disco non rompe l’anello fibroso, ma si deforma e spinge verso l’esterno;
- Ernia espulsa: in questo caso, il nucleo polposo attraversa completamente la parete del disco e può causare una compressione più grave sui nervi;
- Ernia degenerativa: si verifica a causa dell’usura nel tempo dei dischi intervertebrali, tipica negli anziani;
- Ernia sequestrata: la parte del nucleo polposo si distacca completamente da esso, diventando un corpo estraneo che può irritare i nervi spinali.
Possibilità di cura e terapia
Il trattamento dell’ernia del disco mira a ridurre il dolore, migliorare la mobilità e prevenire ulteriori danni. Esistono diverse opzioni terapeutiche. Innanzitutto è necessario mettersi a riposo e modificare le proprie attività per evitare di aggravare il dolore. In caso di sintomatologia molto forte, antinfiammatori e analgesici aiuteranno a controllare il dolore. Iniezioni di cortisone possono essere utilizzate per ridurre l’infiammazione in aree specifiche.
Nei casi più gravi, quando le altre terapie non hanno successo, può essere necessaria un’operazione chirurgica per rimuovere il disco danneggiato.
Osteopatia e Fisioterapia per il trattamento dell’ernia del disco
L’osteopatia e la fisioterapia rivestono un ruolo fondamentale nel trattamento conservativo dell’ernia del disco. Questi approcci si concentrano sul miglioramento della funzione muscolare e sulla riduzione del dolore.
Gli osteopati si concentrano sulla salute generale del corpo e sull’interconnessione tra i vari sistemi. Attraverso tecniche delicate e manipolative, possono:
- Favorire il rilascio delle tensioni: tecniche osteopatiche possono alleviare tensioni muscolari e migliorare la circolazione.
- Promuovere una corretta postura: correggere la postura può essere essenziale per prevenire il ripetersi dell’ernia del disco.
- Supportare il processo di guarigione naturale: stimolando la capacità del corpo di autoguarirsi, migliorando così il benessere complessivo.
Una terapia con macchinari per togliere l’infiammazione può essere l’ipertermia, che serve ad asciugare il disco; anche la tecar può dare beneficio, utilizzata lungo la radice dolorante (in caso di sciatica).
Dopo la scomparsa del dolore, quando non ci sono più sintomi di infiammazione radicolare, è possibile iniziare un programma di rafforzamento muscolare e stabilizzazione della colonna, grazie all’aiuto di un fisioterapista:
- Esercizi che tonificano i muscoli della schiena e dell’addome possono supportare meglio la colonna vertebrale e alleviare la pressione sui dischi intervertebrali.
- Migliorare la mobilità attraverso la rieducazione posturale globale, per ricreare le curve fisiologiche della colonna vertebrale. Questo crea una diminuzione della compressione del disco, con conseguente diminuzione di infiammazione sulla radice; successivamente è possibile fare esercizi di stretching e mobilità: il fisioterapista può aiutare a recuperare il range di movimento che potrebbe essersi limitato a causa del dolore.
- Tecniche di terapia manuale, utilizzate per alleviare il dolore e migliorare la mobilità e lo spazio tra le vertebre.
Conclusione
La gestione dell’ernia del disco non deve necessariamente portare a scelte estreme come la chirurgia. Attraverso un approccio combinato che include fisioterapia e osteopatia, molti pazienti possono trovare un significativo sollievo e tornare a godere di una vita attiva. È fondamentale consultare un professionista sanitario per una diagnosi e un piano di trattamento adeguato.