Articolazione temporo-mandibolare e postura
L’articolazione temporo-mandibolare, con i vari squilibri a cui può andare incontro può essere responsabile di alcune disfunzioni posturali. Nella “prima classe”, in cui si ha un corretto mantenimento dei rapporti occlusali tra l’osso mascellare e la mandibola determinerà una corretta postura, mentre le altre due classi potranno più facilmente creare disfunzioni del sistema muscoloscheletrico. Nella “seconda clae”, la posteriorizzazione della mandibola, è associata di frequente una anteriorizzazione della parte superiore del corpo, nello specifico di collo e spalle ed una conseguente ipercifosi. Nella “terza classe”, la mandibola anteriorizzata, è spesso associata ad una postura della parte superiore del corpo posteriorizzata, con dorso piatto e verticalizzazione della curva cervicale.
Nel caso in cui, invece, ci fosse uno squilibrio tra i due lati della mandibola, ci troveremo di fronte ad una deviazione della mandibola, con conseguente rotazione del capo dallo stesso lato della deviazione mandibolare. Ciò comporta uno squilibrio tensionale che si distribuisce a livello delle scapole e potrebbe determinare una elevazione di una delle spalle rispetto alla controlaterale. Questo è il motivo principale per cui in uno slivellamento dell’allineamento delle spalle può essere d’aiuto verificare che il timing d’apertura della mandibola sia sincrono tra i due lati.
Il fisioterapista posturolo determinerà, attraverso test posturologici le afferenze provenienti dalla articolazione temporo mandibolare e, qualora venissero riscontrate associerà esercizi di respirazione e detensionamento contemporaneo della bocca e della postura.
In questi casi è sempre opportuno eseguire una valutazione e trattamento osteopatico per eliminare le “tensioni” del pavimento della bocca, dell’articolazione temporo-mandibolare, cranio sacrali e cervicali.