Che cos’è l’ADHD?
Probabilmente tutti avranno detto o sentito almeno una volta nella loro vita la frase “questo bambino è proprio iperattivo!” riferendosi a qualcuno particolarmente agitato. Ma siamo sicuri che sia proprio il termine giusto da dire?
Il disturbo da deficit dell’attenzione e iperattività (ADHD) è caratterizzato da una durata scarsa o breve dell’attenzione e/o da vivacità e impulsività eccessive non appropriate all’età del bambino, che interferiscono con le funzionalità e lo sviluppo (DSM-5).
Un bambino con ADHD non è soltanto un bambino particolarmente attivo, ma è un soggetto che fatica ad autoregolare le risposte date agli stimoli esterni, che non riesce a pianificare in modo adeguato attività e modo di relazionarsi con gli altri. Le manifestazioni che si notano più frequentemente sono la difficoltà a mantenere un livello adeguato di attenzione rispetto ai compiti o ai giochi, la difficoltà a gestire l’attesa e il turno, la scarsa percezione del pericolo in una situazione e la possibile presenza di un movimento continuo.
Le grandi difficoltà date dall’ADHD portano il bambino e il ragazzo che diventerà ad avere un grande senso di inadeguatezza nella relazione con le altre persone, scarsa autostima e poca fiducia nelle sue capacità.
Cosa si può fare?
La diagnosi di ADHD viene solitamente effettuata dopo i 5/6 anni, quando ai bambini con l’ingresso nella scuola primaria viene chiesto di mantenere un’attenzione elevata per periodi più lunghi e di stare fermi e seduti per diverse ore nell’arco della giornata scolastica, in un ambiente che solitamente è pieno di stimoli i quali possono diventare facilmente oggetto di distrazione per il bambino.
La terapia neuro psicomotoria si rivela un utile alleato soprattutto se effettuata precocemente. Tramite l’osservazione neuro psicomotoria sostenuta dall’utilizzo di test standardizzati, si valutano le criticità e i punti di forza unici per ogni bambino, così da poter avviare un trattamento personalizzato in cui poter lavorare sul mantenimento dell’attenzione per tempi prolungati, sul rispetto delle regole e del turno, sulle funzioni esecutive, lavorando insieme alla famiglia e all’equipe multidisciplinare.
Sono inoltre molto importanti le attività sportive come il nuoto, le arti marziali, il tennis e molte altre dove la presenza di pari e l’ambiente piacevole e stimolante rendono lo sport un contesto ideale per il bambino con ADHD.